La tradizione ceramica di Montelupo Fiorentino

Risulterebbe impossibile apprezzare e comprendere fino in fondo il valore e l’alto contenuto artistico ed artigianale degli articoli prodotti da Ceramiche Virginia se si prescindesse dall’enorme patrimonio collettivo costituito dalla storica tradizione della ceramica di Montelupo Fiorentino.

Montelupo infatti nasce e si sviluppa come centro di produzione di ceramiche artistiche del “Contado” di Firenze, la sua storia, la sua evoluzione, i suoi spazi, la vita dei suoi abitanti, la storia delle sue botteghe, sono da sempre legati e condizionati dall’esito di tale attività.

Le numerose testimonianze, i documenti giuridici, artistici, letterari e la complessa stratigrafia storica derivata dallo studio della cospicua quantità di reperti ceramici rinvenuti in scavi archeologici quali il grande “pozzo dei lavatoi”, attestano l’importanza ed il valore avuti dall’attività dei ceramisti montelupini nel corso della storia.

E’ partendo da questa secolare storia che le Aziende produttrici di ceramica artistica del territorio portano avanti il proprio lavoro collegando il passato al futuro nel proseguo di questa grande tradizione.

Cenni storici

Sin dall’epoca Neolitica (5000 a.C.) l’uomo utilizza l’argilla cotta per realizzare oggetti d’uso domestico: gli strumenti, le tecniche, i materiali impiegati, le forme, i decori, si evolvono nel corso dei secoli seguendo lo sviluppo storico e culturale dei popoli.
Nel corso del XII e XIII secolo in Italia si assiste ad una profonda trasformazione tecnica che porta dalla produzione di ceramica grezza alla realizzazione di manufatti smaltati comportando lo sviluppo di un’organizzazione del lavoro più complessa con conseguente creazione di accentramenti produttivi.

Tra la seconda metà del Trecento ed i primi decenni del Quattrocento la Maiolica Arcaica divenne un genere comune, la sua produzione si diffuse assumendo il carattere di ceramica artistica di pregio.
Nella seconda metà del Quattrocento questa divenne un genere superato e lasciò il posto ad un tipo di produzione ispirata alle maioliche importate dalla Spagna.

Con il primo rinascimento si svilupparono decori policromi sempre più raffinati ispirati in prevalenza a motivi orientali alcuni dei quali verranno abbandonati solo sul finire del Seicento.
Il susseguirsi delle vicende storiche, l’evolversi del gusto artistico e la comparsa dei primi segnali dell’imminente crisi economica portarono, nel corso del Seicento all’abbandono della policromia rinascimentale cui fece seguito una drastica riduzione della produzione determinata dallo scoppiare della crisi e dalla conseguente decadenza di numerose botteghe.

Nel corso del settecento la produzione di ceramica a Montelupo Fiorentino e dintorni divenne un’attività svolta da alcune manifatture che, impiantate da famiglie nobili, con l’utilizzo di criteri moderni avviarono un tipo di produzione di qualità destinato ad una classe elitaria.

 

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